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Cosa succede a Big Sur

Big Sur e le produzioni culturali

ottobre 2017

Big Sur e le produzioni culturali

Archivi fotografici e artisti outsider rivivono attraverso allestimenti site specific e un'idea di fruizione emotiva ed esperenziale in spazi museali e architetture storiche. Ecco cinque mostre in luoghi d'arte e di cultura curate da Big Sur che potete visitare, ancora per pochi giorni, nel Salento e in Italia.

 

Isole

Cecilia Mangini. ISOLE
Viaggio fotografico a Lipari e Panarea
fino al 22 ottobre - Museo del costume - Nuoro

La mostra consta di foto uniche e straordinarie: scattate nel 1952 tra Lipari e Panarea, rappresentano una scoperta e un dono. Una scoperta, perché di quelle impresse a Lipari, in tutto 46, ben 20 non sono mai state date alle stampe, mentre quelle scattate a Panarea sono inedite, tranne due. Un dono perché, ristampate in questi mesi, ben 22 istantanee di Panarea saranno donate, firmate dall’artista, per le collezioni dell’Isre, l’Istituto superiore regionale etnografico. La fotografa “rivelata” è Cecilia Mangini, una delle figure più significative della storia del cinema italiana, inarrestabile pioniera del cinema del reale: prima donna a girare documentari nel dopoguerra, ha raccontato dalla fine degli anni Cinquanta alla metà dei Sessanta un'Italia divisa tra boom economico e contraddizioni sociali.

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Visioni e passioni

Cecilia Mangini. VISIONI E PASSIONI
Fotografie 1952 - 1965
prorogata fino al 30 novembre - Roma - Museo delle Civiltà - Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari

Festeggiata in tutto il mondo con incontri, personali e retrospettive (ultime, in ordine di tempo, quelle a Parigi, Berlino e Friburgo), che ne hanno sancito lo statuto di figura di primo piano a livello anche internazionale, Cecilia Mangini sarà al centro, dal 31 maggio al 10 settembre 2017, dell'omaggio che Roma, sua città d'adozione, ha scelto di dedicarle, ospitando presso il Museo delle Civiltà - Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolarila mostra CECILIA MANGINI - VISIONI E PASSIONI (Fotografie 1952-1965), ideata e realizzata da Associazione Cinema del reale, Erratacorrige, Big Sur e Officina Visioni, con Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e Museo delle Civiltà.
L'esposizione, a cura di Paolo Pisanelli e Claudio Domini, amplia e integra l'analoga iniziativa sostenuta dalla Regione Puglia e da Apulia Film Commission nell'ambito del Bif&st 2016 e nei Cineporti di Puglia, ripercorrendo le origini del lavoro di Cecilia Mangini, negli anni che precedono la sua affermazione come cineasta e la vedono impegnata come fotografa.

 

Arturo Zavattini

AZ – Arturo Zavattini fotografo (2017)

Viaggi e cinema, 1950-1960
fino al 31 ottobre - Castello di Corigliano d'Otranto

Una mostra dedicata in collaborazione con il Museo delle Civiltà di Roma dedicata al cineasta-fotografo Arturo Zavattini. Un corpus di fotografie di grande formato, in massima parte inedite, che illustrano l’intensa attività del fotografo e operatore cinematografico, figlio di Cesare Zavattini, tra le figure più rilevanti del neorealismo italiano, e collaboratore di Ernesto De Martino tra il 1950 e il 1960, decennio cruciale della storia del nostro Novecento. Nell’originale allestimento, realizzato nei suggestivi spazi di un’ex tabaccaia del Castello di Corigliano d’Otranto, si possono incontrare ritratti di gente comune come quelli di personaggi chiave della cultura del Novecento come Che Guevara, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni e Sofia Loren.

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Visioni del Sud

Visioni del sud - Otranto (2017)

Fotografie di Giuseppe Palumbo
fino al 31 ottobre nella Torre Matta di Otranto

La Torre Matta di Otranto ospita Visioni del Sud. Fotografie di Giuseppe Palumbo, una mostra-laboratorio itinerante promossa da Istituto di Culture Mediterranee (ICM) e sostenuta dalla Regione Puglia, che mira a far conoscere e valorizzare l’archivio fotografico di Giuseppe Palumbo, grande intellettuale e studioso di inizi Novecento, autore di una collezione di oltre 1700 immagini, donata dall’autore al Museo Sigismondo Castromediano di Lecce. Un’opera monumentale, dallo scorso anno oggetto di esplorazione, studio e rielaborazione da parte del laboratorio creativo Big Sur, a cui si deve l’ideazione del progetto espositivo all’interno del suggestivo spazio architettonico del torrione otrantino.

visionidelsud.it


Edoardo De Candia

Edoardo De Candia
Amo. Odio. Oro
prorogata fino al 30 novembre - Lecce, Complesso Museale di San Francesco della Scarpa

Un allestimento site specific nella chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce. Edoardo De Candia - AMO.ODIO.ORO è la restrospettiva sull'artista leccese curata da Lorenzo Madaro e Brizia Minerva, promossa e finanziata dalla Regione Puglia (Fondo Speciale per la Cultura e il Patrimonio culturale), in collaborazione con la Provincia di Lecce, il Teatro Pubblico Pugliese, l’Istituto di Culture Mediterranee, il Museo Sigismondo Castromediano.

Un urlo autentico quello che ci ha lasciato Edoardo De Candia, un uomo che non è mai stato sul cammino di nessuno, che ha scelto di attraversare la sua vita, senza inseguire il sogno dell’approdo. Un artista controverso, discusso, giudicato, travisato, che viveva Lecce, sua città d’origine, come una gabbia mortale. 
L'allestimento curato da Big Sur che mette in relazione gli spazi e le prospettive del San Francesco della Scarpa con la dimensione sacra e sensuale dell'opera di De Candia. Per AMO.ODIO.ORO Big Sur ha curato anche il progetto di comunicazione visiva, il sito web e il progetto grafico del catalogo.

edoardodecandia.it

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